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Consumi responsabili: tra crisi ed evoluzione


crisi o evoluzione?

La Teoria del caos

Nelle opere di fantascienza, il viaggio nel tempo è spesso un modo per esplorare le conseguenze delle nostre azioni. Se potessimo tornare indietro nel passato, potremmo cambiare il corso della storia? E se lo facessimo, quali sarebbero le conseguenze? E cosa potremmo fare per cambiare il futuro e renderlo un posto migliore dove vivere?

Nel film “Il Risveglio del Tuono” di Ray Bradbury, un gruppo di turisti viaggia indietro nel tempo per vedere un dinosauro. Tuttavia, uno dei turisti calpesta un insetto, provocando una reazione a catena di eventi catastrofici che potrebbero perfino portare all'estinzione dell'umanità.

Questa storia è una metafora della teoria del caos, che sostiene che anche gli eventi più piccoli possono avere un impatto significativo sugli eventi futuri esattamente come il “Butterfly Effect”, il famoso battito d'ali di una farfalla a Pechino che può provocare un uragano a New York, metafora intrigante che ci ricorda che anche le azioni più piccole possono avere un impatto significativo sul mondo.


I consumi responsabili

Se crediamo alla teoria del caos e all’effetto farfalla, allora non dovremmo stupirci del fatto che anche le nostre piccole scelte quotidiane possono avere un impatto sul futuro.

Quando parliamo di consumi responsabili, ad esempio, non ci riferiamo ad atti rivoluzionari e dirompenti. Si tratta piuttosto di un insieme di piccole scelte consapevoli e quotidiane con le quali ognuno di noi può contribuire a ridurre l'impatto ambientale e sociale del nostro consumo.

Per consumo responsabile spesso si intende un insieme di pratiche di acquisto che vanno dal preferire prodotti a km zero o provenienti da agricoltura biologica, all’acquistare prodotti da imprese responsabili che rispettano i diritti dei lavoratori e l'ambiente; dal riparare i prodotti invece di sostituirli al riutilizzo e riciclo dei materiali.

Anche le piccole scelte possono fare la differenza. Se un battito d'ali di una farfalla può provocare un uragano, perché non provare a fare la nostra parte per cambiare il mondo?


La sfida dei nostri tempi

Tuttavia, la sfida è grande. Il cambiamento climatico e la giustizia sociale sono problemi complessi che richiedono un impegno collettivo, dei singoli individui come pure delle nostre comunità locali e governi centrali.

E quanti di noi oggi sono davvero disposti a cambiare il proprio stile di acquisto in ottica più consapevole e responsabile? E quanti invece non ritengono che questi temi non ci riguardino o che siano fuori dalla nostra portata?

E quanti considerano prioritario eleggere rappresentanti e governi che diano priorità ad un’agenda a favore del contrasto al cambiamento climatico ed al benessere delle generazioni future?

La risposta a queste domande è cruciale per il nostro futuro.

Se vogliamo costruire un mondo più sostenibile e giusto, dobbiamo essere disposti a fare la nostra parte, anche se piccola.


Il trend sui consumi responsabili in Italia

Secondo una ricerca SWG (Sondaggio SWG del Febbraio 2020, appare inoltre che il consumo responsabile in Italia sia una pratica consolidata e ancora in Crescita (https://altreconomia.it/italia-consumo-responsabile/) .


In particolare:

  • La spesa familiare media all'interno di un Gruppo d'acquisto è pari a 2 mila euro l'anno. E il fatturato totale dei Gas supera i 90 milioni di euro. Questo esclude gli altri canali di consumo critico e consapevole (GDO, piccoli retailers di consumo equo e solidale, canali online, ecc…)

  • Nel 2018 la spesa per i prodotti alimentari biologici ha sfiorato i 2,5 miliardi di euro, raggiungendo una quota del 3% del valore totale dell'agroalimentare

  • Riguardo al mondo del Food eCommerce, è tra i comparti più emergenti tra quelli che popolano gli acquisti online: nel 2020 il mercato online Food&Grocery vale 2,7 mld €, segnando un’impennata del +70% rispetto al 2019.

Tuttavia, nonostante questi segnali incoraggianti, il rapporto OICS del 2022 sul consumo responsabile in Italia evidenzia alcuni trend positivi, ma anche alcune criticità.

Tra i trend positivi si segnala un aumento della consapevolezza dei cittadini sui temi della sostenibilità e del consumo responsabile. In particolare, cresce la quota di persone che dichiara di aver acquistato beni e servizi da imprese responsabili che rispettano il divieto di sfruttare il lavoro minorile, non inquinano l'ambiente e devolvono una parte di surplus a fini di beneficenza. Inoltre, aumenta anche la quota di persone che acquistano prodotti a km zero o provenienti da agricoltura biologica.

Tra le criticità, invece, si segnala un calo della quota di persone che dichiarano di aver acquistato prodotti del commercio equo e solidale. Inoltre, si registra un aumento del consumo di beni e servizi non essenziali, come quelli legati al settore dell'abbigliamento e dell'elettronica.


I Gruppi di Acquisto Solidale: tra crisi ed evoluzione

Sempre secondo il rapporto OICS del 2022 sul consumo responsabile in Italia, la percentuale di persone che fanno acquisti tramite Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) è in calo. Nel 2020, la quota di persone che dichiaravano di fare la spesa tramite un GAS era del 12,3%, mentre nel 2022 è scesa al 8,6%.

Ci sono diversi fattori che possono aver contribuito a questo calo. Innanzitutto, la pandemia di COVID-19 ha reso più difficile l'organizzazione di incontri in presenza, che sono fondamentali per il funzionamento dei GAS. In secondo luogo, l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia ha reso più costoso per i GAS acquistare prodotti locali e sostenibili.

Infine, la crescita dell'e-commerce ha reso più facile per i consumatori acquistare prodotti sostenibili online, senza dover aderire a un GAS.


Tuttavia, grazie alle moderne piattaforme social, sarà possibile per i Gruppi di Acquisto evolvere e trasformarsi in gruppi di persone che, condividendo la stessa etica di acquisto, si incontrano dinamicamente sul web ed effettuano acquisti di gruppo, responsabili a prezzi più convenienti in virtù dei maggiori volumi acquistati.


Che il caos abbia un nuovo inizio dunque!


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